Un imprenditore, un diplomatico, un uomo di cultura: è questa la tripletta del Premio Malatesta Novello 2012. Nella cerimonia del prossimo 20 novembre il riconoscimento sarà assegnato, infatti, a Bruno Piraccini, a.d. di Orogel e presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, a Cristina Ravaglia, Direttore Generale per gli Italiani all'estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri, e alla memoria di Cino Pedrelli, grande protagonista della cultura cesenate come studioso e come poeta, scomparso l'estate scorsa.
A indicarli la commissione del premio, presieduta dal Sindaco di Cesena Paolo Lucchi e composta dal professor Marino Biondi, docente di Storia della critica e della storiografia letteraria all'Università di Firenze, e dal professor Carlo Dolcini, docente di Storia Medievale all'Università di Bologna.
"Il Premio Malatesta Novello - ricorda il Sindaco Paolo Lucchi - è stato istituito come riconoscimento per le personalità cesenati che si sono distinte nel loro campo di attività e che, con la loro opera, hanno contribuito a dar lustro alla città, rappresentandone l'eccellenza. E le scelte di quest'anno rispecchiano al meglio questo intento, a dimostrazione della ricchezza di capacità umane e professionali che Cesena sa esprimere. Bruno Piraccini è uno straordinario esempio di imprenditore nato nel mondo della cooperazione, che ha saputo guidare l'azienda di cui è a capo ai vertici del panorama italiano, mostrando al tempo stesso una costante attenzione per lo sviluppo del territorio cesenate e una particolare sensibilità per i temi della solidarietà e del volontariato. Cristina Ravaglia, dopo la laurea in Giurisprudenza è entrata nel complesso mondo della diplomazia, ricoprendo incarichi di grande responsabilità e prestigio in Italia e all'estero e oggi ricopre un ruolo chiave al Ministero. Infine, abbiamo ritenuto doveroso rendere omaggio alla memoria di Cino Pedrelli ed al suo magistero culturale, legato soprattutto (ma non solo) alla figura di un altro grandissimo cesenate, Renato Serra".
La cerimonia di consegna si svolgerà, come di consueto, in Biblioteca Malatestiana il 20 novembre, anniversario della morte di Malatesta Novello.
Il premio consiste nella riproduzione in oro zecchino di una medaglia realizzata dal Pisanello e custodita nella Malatestiana, raffigurante da un lato il profilo e dall'altro la figura intera di Malatesta Novello.
Istituito nel 2007, il Premio Malatesta Novello è stato assegnato nelle precedenti edizioni a:
· Oddo Biasini, Nicoletta Braschi e Davide Trevisani nel 2007,
· Mariangela Gualtieri, Alberto Sughi e Azeglio Vicini nel 2008,
· Francesco Amadori, Ilario Fioravanti e Monica Mondardini nel 2009
· Giorgio Ceredi, Edmeo Lugaresi (alla memoria) e Maria Grazia Maioli nel 2010
· Nerio Alessandri e Chiara Guidi nel 2011.
Di seguito le motivazioni di attribuzione del Premio
CINO PEDRELLI
Il Premio Malatesta Novello 2012 va alla memoria di Cino Pedrelli
per lo straordinario contributo dato alla cultura di Cesena e della Romagna intera, sia come rigoroso e appassionato studioso di lingua, letteratura e storia della nostra terra, sia come poeta intenso e sensibile. Instancabile protagonista della vita intellettuale cesenate in ogni stagione della sua lunga vita - nel è stato fra i padri fondatori della Società degli Studi Romagnoli, ha lavorato a fianco di Augusto Campana per le celebrazioni del V centenario della Biblioteca Malatestiana, ha pubblicato innumerevoli scritti su vari temi, a riprova della sua vasta erudizione e di una vivace curiosità - Cino Pedrelli è stato soprattutto il tenace custode della memoria di Renato Serra, raggiungendo altissimi livelli negli studi serriani e diventando uno dei principali membri del Comitato per l'Edizione Nazionale dei suoi scritti.
L'impegno per la ricerca, però, non gli ha impedito di dedicarsi con altrettanta passione alla poesia dialettale, firmando composizioni ricche di musicalità e sentimento, definite da Federico Fellini "racconti meravigliosi e, come tutto ciò che è meraviglioso, anche profondamente veri".
BRUNO PIRACCINI
Per aver saputo dimostrare che l'esperienza della cooperazione e i suoi valori possono condurre ad altissimi livelli imprenditoriali, come è accaduto sotto la sua guida ad Orogel, nata dall'evoluzione del Consorzio cooperativo Fruttadoro. Bruno Piraccini è stato protagonista di questa evoluzione fin dalle origini, quando fondò insieme ad altri soci promotori la prima cooperativa del gruppo, e ne ha accompagnato ogni successiva fase, dandole un decisivo impulso con scelte innovative e lungimiranti: arrivano così, già negli anni Ottanta, la costruzione del primo laboratorio per la ricerca e l'analisi delle produzioni agroalimentari fresche e surgelate, il grande magazzino automatico per lo stoccaggio dei surgelati, primo in Italia ad affrontare la logistica in termini moderni, il progetto 'Ortofrutta pulita', in collaborazione con l'Università di Bologna. Grazie a questa continua ricerca, tesa a una sempre migliore qualità del prodotto, oggi la cesenate Orogel (che rimane fortemente legata al territorio) è la prima azienda italiana nei surgelati vegetali, e sottolinea con orgoglio la "garanzia dell'Italia che produce". Ma, nonostante i molteplici impegni legati alla sua attività manageriale, Bruno Piraccini ha sempre dedicato la massima attenzione alla vita e alle prospettive di crescita di Cesena, dando un contributo essenziale allo sviluppo di iniziative qualificanti per la città e un sostegno speciale al mondo della solidarietà e del volontariato, prima al timone della Cassa di Risparmio di Cesena e, ora, come Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena.
CRISTINA RAVAGLIA
Per l'intelligenza, la determinazione, la passione che l'hanno portata fin da giovanissima, dopo la laurea in Giurisprudenza conseguita all'Università di Firenze, ad intraprendere la carriera diplomatica, ricoprendo ruoli di grande responsabilità e prestigio in Italia e all'estero.
Come diplomatico ha prestato servizio presso le Ambasciate di Varsavia e Madrid ed è stata console a Buenos Aires e a Monaco di Baviera, e nel corso della sua carriera si è occupata principalmente di politiche migratorie, rapporti con l'Asia e l'America Latina, cooperazione euro mediterranea, promozione culturale, affrontando le complesse trasformazioni di un mondo globalizzato, in cui la mobilità e gli scambi sembrano più facili, ma restano ancora molte contraddizioni e ostacoli. Nel giugno 2012 è stata nominata Direttore Generale per gli Italiani all'estero, ruolo quanto mai importante in questo particolare momento storico, in cui i nuovi assetti e i rivolgimenti economici stanno facendo emergere anche nel nostro Paese una nuova emigrazione, certo diversa per condizioni e aspettative rispetto a quelle del passato, ma ugualmente bisognosa di sostegno e politiche attente.
Ufficio stampa
Federica Bianchi